Installazione presso il concept store “nonostante marras” a milano. Si interviene sulla libreria centrale alternando le porcellane realizzate dallo stilista con delle madonnine dei primi del 900.
Installazione presso il concept store “nonostante marras” a milano. Si interviene sulla libreria centrale alternando le porcellane realizzate dallo stilista con delle madonnine dei primi del 900.
Stile shabby, vintage o mix and match…? Facciamo chiarezza. Da anni mi occupo di interiors design e allestimenti per case di moda e negozi, nel tempo ho imparato ad inserire elementi vintage in un progetto a seconda del mood richiesto. Dalla mia esperienza ho individuato tre tipi di tecniche: “shabby chic”, “vintage moderno” e “mix and matc”
Lo stile “shabby chic” consiste nell’utilizzare mobili e oggetti di modernariato anonimi, non legati ad un designer o al vintage moderno. Per lo più sono mobili dei primi del 900 in stile Cippendale e Liberty, come armadi, cassettiere, pitturati con colori pastello. Questi insieme a tovaglie, tende in pizzo, abajour e altri oggetti che sembrano trovati nel baule della nonna, conferiscono all’ambiente un carattere romantico e femminile. La declinazione provenzale è detta “country chic” costituita da un mobilio più essenziale con mobili decapati, adatto alle residenze estive o di campagna appunto.
Lo stile “vintage moderno” invece utilizza oggetti o arredi di design, come per esempio le lampade di Castiglioni, i tavoli di Cassina, le chaise longue di Le Corbusier… o anche arredi anonimi, ma appartenenti allo stile moderno degli anni ’50 e ’60. È uno stile che funziona molto bene in un ambiente moderno ed essenziale e conferisce allo spazio un carattere ricercato e intellettuale. Lo si trova spesso negli appartamenti in città, loft, studi di creativi…
Lo stile “mix and match” non è uno stile vero e proprio, ma è il sistema più usato per arredare con elementi vintage senza esagerare e senza rinunciare alla funzionalità di un mobilio moderno. Questa tecnica si basa sull’effetto estetizzante generato dal contrasto tra il vecchio e il nuovo. Si ritrova principalmente nelle case di lusso, dove prevale uno stile moderno e curato nel quale si inseriscono pochi pezzi vintage o antichi a volte di particolare pregio. Si potrebbe definire anche stile eclettico dove si creano atmosfere uniche e personalizzate sulle esigenze della committenza.
In zona Savona-Tortona-Solari, a Milano in un ex laboratorio, abbiamo realizzato il progetto per il nuovo showroom Zanellato.
La struttura si trova all’interno di uno storico stabilimento dedicato alla produzione di turbine elettriche, operativo fino a metà degli anni ’90.
Lo spazio di oltre 450 metri quadrati in un unico piano, con un altezza di 10 metri , è stato pensato come un ambiente aperto e fruibile. Gli uffici, i servizi e la sala riunioni sono stati realizzati in una struttura a soppalco.
Il mood è minimal ed essenziale, i colori sono neutri e a pastello, gli arredi espositivi sono realizzati su progetto con il logo dell’azienda, mentre per le sedute e i tavoli sono stati scelti nell’azienda Sitia.
Le pareti sono usate per l’esposizione di foto o opere d’arte che danno l’idea di uno showroom galleria.
Gli elementi che volevamo valorizzare sono la luce naturale, che entra dalle 11 finestre lunghe e strette e la vastità dello spazio che accoglie le linee Nina, Postina e Duo di Zanellato.
Allestimento durante il fuorisalone presso il flag store di antonio marras di milano. in seguito alla loro esigenza di vendere ed esporre fiori ho realizzato un corner con vasi vintage.
“I vasi di fiori sono nell’immaginario collettivo legati alla dimensione della casa. Rimandano ad una dimensione intima e accogliente, con un retrogusto kitsch del quale si può sfruttare la portata estetizzante.
Le case delle mamme e delle nonne degli anni passati… case calde, funzionali, mai rimodernate, ma femminili. Il recupero di questi oggetti contiene questa nostalgia, e la esprime attraverso il romanticismo del vetro e della forma sempre diversa, decorata e ricercata pur, a volte, nella sua semplicità.”